Diario intimo del compositore, le sonate di Haydn trasferiscono su pagina moltitudini di affetti e sensazioni che si riversavano dalla mente e dal cuore dell’autore direttamente sulla pagina e da lì sulla tastiera. Lontane dalla ricerca quasi sperimentale dei quartetti così come anche dall’evoluzione incessante operata nelle sinfonie, le sonate di Haydn costituiscono non di meno un piccolo monumento introspettivo che permettono di comprendere nel profondo l’animo di uno dei più grandi compositori della seconda metà del Settecento. Andrea Carcano sceglie di concentrare la sua attenzione sulle 6 sonate composte per gli Esterhazy, principi e datori di lavoro del compositore, in cui l’autore non manca di ribadire in ogni momento la propria fantasia, il profondo rispetto per la propria professione e se pur non intende mai mettere in difficoltà il proprio esecutore, lo sfida in continuazione ad inseguire le invenzioni musicali che come da una sorgente inesauribile sgorgano senza sosta in ogni pagina. Una sfida che il pianista Andrea Carcano affronta e risolve con sobrietà, gusto ed uno stile che esaltano ancora di più questi magnifici capolavori della letteratura tastieristica all’alba delle grandi rivoluzioni beethoveniane.
1. Sonate in C major, Hob. XVI:21 – Allegro
2. Sonate in C major, Hob. XVI:21 – Adagio
3. Sonate in C major, Hob. XVI:21 – Finale. Presto
4. Sonate in E major, Hob. XVI:22 – Allegro moderato
5. Sonate in E major, Hob. XVI:22 – Andante
6. Sonate in E major