HUMANITÉ

Il pluripremiato sassofonista Kirk Whalum presenta il suo nuovo album “Humanité”, che rispecchia l’esperienza di apertura e curiosità verso il mondo che ha caratterizzato la sua carriera e vita privata. «Avevo 19 anni e ho ottenuto una borsa di studio per studiare a Parigi – racconta Whalum – Ho vissuto con una famiglia francese per tre mesi e quell’esperienza ha cambiato la mia vita. Il mio mondo è aperto e promisi alla mia ragazza Ruby, oggi mia moglie, che un giorno avremmo vissuto lì». Ci volle un po’ per mantenere quella promessa. All’inizio degli anni Ottanta Whalum si trasferì a Houston, in Texas, dove sviluppò il suo stile che fonde gospel, blues e jazz. Da lì è andato a Los Angeles, dove è diventato un sessionman richiesto dai migliori artisti tra cui Barbra Streisand, Al Jarreau, Luther Vandross, Quincy Jones e, in particolare, Whitney Houston. Non solo l’assolo in “I Will Always Love You” ha reso il suo sax familiare a milioni di persone, ma Kirk ha trascorso sette anni in tournée con la star. Dopo quella esperienza lui e sua moglie vendettero tutti i loro averi e si trasferirono con i loro quattro figli a Parigi, coronando infine il loro sogno. Kirk ha poi continuato a esibirsi nei principali festival internazionali e dalle sue numerose esperienze in giro per il mondo è nata l’idea di questo disco. «Ho incontrato artisti straordinari da tutto il mondo e volevo suonare con loro dimostrando che siamo una cosa sola» spiega Whalum. I collaboratori di Kirk per questo album includono il pianista jazz giapponese Keiko Matsui, il giovane fenomeno del basso Barry Likumahuwa, il cantante e cantautore Grace Sahertian e la cantante pop Afgan, tutti provenienti dall’Indonesia; il cantante e chitarrista Zahara, una delle più grandi star del Sudafrica; Kasiva Mutwa di Nairobi; la veterana cantante jazz britannica Liane Carroll. Kirk dimostra come le barriere linguistiche e culturali svaniscono una volta che inizia la musica e l’improvvisazione.