Il piano jazz ha sempre fatto parte del dna della ACT. Tra gli artisti che hanno registrato per l’etichetta tedesca ci sono diversi pianisti che hanno raggiunto fama internazionale come Joachim Kühn, Esbjorn Svensson e Michael Wollny. Il produttore Siggi Loch ha creato la collana di album dedicati al piano solo, “Piano Works”, per dare ancora maggiore risalto a questa caratteristica e Rainer Bohm con il suo album “hydor” rappresenta la nuova aggiunta alla serie. Nato a Ravensburg nel sud della Germania nel 1977, Bohm è considerato dai critici tedeschi uno dei migliori pianisti jazz del suo Paese, ma il suo nome è ancora poco noto fuori dai confini nazionali. In questo suo lavoro in piano solo Bohm mette in luce non solo la sua eccellente tecnica pianistica, ma anche la ricchezza della sua tavolozza espressiva. Il fascino della sua musica e delle sue composizioni risiede nell’imprevedibilità. Bohm attinge infatti a molteplici influenze della tradizione classica e jazz nordeuropea, ma riesce a non risultare mai ovvio o scontato.
1 Bass Study (Part I) 05:04
2 Bass Study (Part II) 02:45
3 hýdor 02:25
4 Badi Bada 03:46
5 Terzen 02:10
6 Two Minds 02:10
7 Catalyst 05:55
8 Brazilian Movie Song 05:22
9 Querstand 01:50
10 Expansion And Reduction 04:22
11 Thumb Up, Broken Toe 05:05
12 Hypo 04:52
13 hýdor Reprise 03:46