IN HI-FI STEREO

Ogni artista che prende seriamente il suo mestiere raggiungere un momento della sua carriera in cui deve confrontarsi col passato con l’eredità lasciata dagli artisti che lo hanno preceduto. La sassofonista Mindi Abair ha raggiunto questa fase cruciale. Dopo oltre un decennio di attività nell’ambito del jazz contemporaneo ha deciso di rivolgere il suo sguardo agli anni Sessanta e Settanta, a quel periodo da molti considerato l’età dell’oro dell’ R&B, del soul e del funk. Il risultato è l’album “Hi-Fi Stereo”, prodotto dall’etichetta americana Heads Up. «Questo album rispecchia i vecchi vinili soul che ho ascoltato negli ultimi anni» afferma Abair che cita tra i suoi artisti preferiti: Al Green, Alain Toussaint, Junior Walker, King Curtis, Archie Bell e molti altri. «Volevo allontanarmi da sonorità troppo elaborate, volevo andare in studio e suonare. Non volevo essere troppo perfetta e fare un album per forza nuovo e scintillante. Questo non è un album concettuale, ma un album divertente e positivo ispirato dalle sonorità e dai ritmi di quel grande rilette per un pubblico moderno».
Co-prodotto da Abair e dall’iconda dell’R&B Rex Rideout (che inoltre suona le tastiere su quasi tutti i brani) “Hi-Fi Stereo” vede la partecipazione di musicisti che rappresentano sia la vecchia che la nuova scuola dell’R&B: il batterista James Gadson (collaboratore abituale di Bill Withers, Amos Lee e Nikka Costa), il bassista Reggie McBride (Aretha, Rickie Lee Jones e Keb ‘ Mo ‘), Lalah Hathaway (nominata nel 2010 voce femminile R&B dell’anno), Ryan Collins e David Ryan Harris.