INNER STATE

La prima passione di Ramón Valle è stata la tromba, ma al conservatorio, dove entrò a otto anni, gli fu chiesto di cambiare strumento a causa della sua tenera età. Valle scelse il pianoforte e da allora non l’ha più abbandonato. «Sarei potuto tornare indietro quando avevo 12 anni, ma ormai mi ero innamorato perdutamente del pianoforte. Per me c’è un’intera orchestra in questi tasti tonalità». Gli idoli di Valle sono prima di tutto gli eroi di Cuba, la sua terra natale: Chucho Valdés, Emiliano Salvador, Frank Emilio Flynn e Peruchín. Ma a L’Avana Valle ha anche conosciuto la musica di Chick Corea, Herbie Hancock e Keith Jarrett. «Molte delle mie armonie provengono dalla musica classica, mentre le formazioni derivano dal jazz. Prima molte persone mi dicevano: “Ramón, quello che fai è fantastico, ma perché non aggiungi un po’ di maracas, congas e bonghi, così suonerà più come musica latina! Ma non l’ho fatto perché non voglio nascondermi dietro gli stereotipi. Non devi usare le congas per essere cubano. Essere cubani significa avere un certo modo di parlare, muoversi ed esprimersi, anche nella musica». Per portare avanti questa sua idea musicale Ramón Valle ha creato un nuovo trio con il connazionale Omar Rodriguez Calvo al contrabbasso e Jamie Peet alla batteria. Valle dà ampio spazio ai musicisti che lo accompagnano in ciascuno dei pezzi, in modo che il caldo basso di Calvo possa dispiegarsi tanto quanto le delicate pennellate percussive di Peet, che ha saputo fondere magnificamente il suo stile nel linguaggio musicale caraibico. Con queste registrazioni dal vivo, Ramón Valle mostra come la musica della sua terra natale si possa combinare con la contemporaneità urbana per creare un nuovo linguaggio, in cui le radici cubane si fondono a nuove suggestioni sonore per creare scenari musicali eccezionali.