JE VOLAIS JE LE JURE

POZZI- PIER PAOLO

Codice EAN

8032050011035

Etichetta

ALFAMUSIC

Data di pubblicazione

23/05/2011

In Stock

13,92

Disponibile

Pier Paolo Pozzi, batterista, compositore e arrangiatore, nasce a Varese nel 1964. Dal 1983 al 1986 Studia a Roma alla scuola Popolare di Musica del Testaccio di Roma (tecnica, lettura e improvvisazione jazz) con Massimo D’Agostino, Giovanna Marini, Martin Joseph, Francesco Marini, Danilo Terenzi e Giancarlo Gazzani. Per dieci anni, si evolve nel jazz italiano esibendosi fra gli altri con Antonello Salis, Crystal White, Alex Britti, Danilo Terenzi, Paolo Innarella,Emanuele Cisi, Donovan Mixon, Fabio Zeppetella, Ares Tavolazzi, Tony Scott. Nel 1993, si trasferisce a Parigi dove si esibisce con diverse formazioni in qualità li leader: (TRIORITAL: G.Mirabassi piano, G. Bocle contr.) (PPP Quartet: Paolo Fresu tromba, Fabio Zeppetella chitarra, Jean Jacques Avenel contrabbasso), sia come session man collaborando con diverse formazioni. In questo suo nuovo lavoro, accompagnato da Sébastien Jarrousse (sax), Rémy Decormeille (piano) e Stefano Cantarano (contrabbasso), Pozzi propone un suo originale e intenso tributo a Jacques Brel.

“Il mio primo incontro con l’universo artistico di Jacques Brel risale al mio arrivo in Francia nel 1993. Quindici anni vissuti a Parigi hanno definitivamente modificato la mia vita e non solo quella artistica. Dopo un’esperienza dura, ma ricchissima di incontri umani e musicali, mi è parso doveroso ringraziare quello che ritengo il mio Paese adottivo. Questo progetto franco/italiano non è che un piccolissimo gesto che non potrà certo saldare il mio debito. Non so se Jacques Brel amasse il jazz. Ma certo come un jazzman registrava i suoi dischi sempre in diretta con i suoi musicisti, anche quando alla fine, debilitato dalla malattia, non poteva permettersi di ripetere una presa. E, come Charlie Parker, ogni sua esecuzione era di un intensità tale da sembrare l’ultima. Da subito con mia moglie Corinne ascoltando e riascoltando l’immenso lavoro di Brel ci è parso evidente che stavamo iniziando un’esperienza artistica ed umana di rara intensità dove la scelta dei musicisti era condizionata dalla sensibilità e dalla capacità di lasciarsi coinvolgere in un simile progetto […] Così è nato il nostro tributo a Jacques Brel, ed ho la netta sensazione, che al di là delle capacita tecniche di ciascuno, in questo disco traspaia almeno in parte la carica emotiva che abbiamo tutti provato ascoltando con la gola serrata e gli occhi lucidi la sua musica.”

Pier Paolo Pozzi

1.Vésoul (6.46)
2. Ne me quitte pas (8.13)
3. Le prochain amour (6.51)
4. Pardons (8.03)
5. Voir un ami pleurer (5.16)
6. La chanson des vieux amants (9.16)
7. Un enfant (7.10)
8. Isabelle (8.24)
9. Mon enfance (5.33)