Sebbene l’attributo “francesi” sia comunemente utilizzato quando ci si riferisce alle Sei Suites BWV 812-817 di J. S. Bach, in realtà esse presentano pochi elementi tipici dello stile francese. Anzi, sono meno “francesi” di molte altre opere di Bach e presentano molte caratteristiche italiane. Scritte intorno al 1722, queste bellissime Suites erano probabilmente destinate a scopi principalmente ricreativi e pedagogici, come gli obiettivi che Bach si era prefissato per la seconda moglie Anna Magdalena e la sua pratica alla tastiera. Decisamente francese è invece l'”Ouverture francese”, pubblicata durante la vita di Bach insieme al Concerto italiano come secondo volume della celebre Clavier-Übung. Insieme, queste magnifiche opere mostrano la leggerezza di Bach. Non c’è frivolezza, però, ma solo la gioia di danzare, o meglio di evocare il piacere di danzare. Anzi, forse il tratto più francese di queste opere sta proprio nella loro joie de vivre e nella loro raffinatezza; sono come bicchieri di champagne, da assaporare con un piacere unico.
CD 1
01. – 05. Suite No. 1 in D Minor, BWV 812
06. – 11. Suite No. 2 in C Minor, BWV 813
12. – 17. Suite No. 3 in B Minor, BWV 814
18. – 23. Suite No. 4 in E-Flat Major, BWV 815
CD 2
01. – 07. Suite No. 5 in G Major, BWV 816
08. – 15. Suite No. 6 in E Major, BWV 817
16. – 23. Ouverture Nach Franzosischer Art BWV 831