Scritto da Brahms alla fine dell’adolescenza, questo Secondo Quartetto per pianoforte segue da vicino il Primo e ne realizza gli esperimenti formali ed espressivi. Questo gigantesco capolavoro, che dura più della maggior parte delle Sinfonie, sostiene la sua enorme architettura grazie alle sue profonde innovazioni formali, reinterpretando in modo creativo le strutture della tradizione. Brahms la eseguì per la prima volta al pianoforte, nella Sala Grande del Musikverein, testimoniando un’inedita concezione della musica da camera, che abbandonava gli angusti confini della musica privata per la sala da concerto.
Piano Quartet No. 2 Op. 2601. Allegro non troppo02. Poco Adagio03. Scherzo. Poco Allegro. Trio04. Finale. Allegro