KARSILAMA
ABDO - BUDA - MARCONI
Codice EAN
0885016825522Etichetta
FELMAYData di pubblicazione
21/06/2019€14,92
Disponibile
Nato dall’incontro causale ed estemporaneo dei chitarristi milanesi FABIO MARCONI e MANUEL BUDA ai quali si è presto aggiunto il musicista di origine curda, ASHTI ABDO, il trio ABDO-BUDA-MARCONI è andato ben oltre il primo casuale incontro e dopo due anni di duro lavoro e diversi concerti presenta il suo primo disco: Karsilama. Si tratta di un lavoro di cui i tre componenti vanno molto fieri perché in questa occasione hanno potuto realizzare con soddisfazione che la loro collaborazione, nata quasi per caso, ha creato un’alchimia umana e sonora che ha permesso ad ognuno di loro di tirare fuori il meglio di sé sia umanamente che musicalmente. E in questi anni il pubblico li ha seguiti condividendo emozioni e grande affetto. Il viaggio sonoro parte dall’ Azerbaijan, per proseguire nella parte orientale della penisola anatolica (Turchia) fino a lambire l’Egeo e spingersi verso ovest toccando fra gli altri la Tunisia e l’Italia del sud, in modo spontaneo e naturale a significare l’omogeneità culturale di un mare, il Mediterraneo, che più che dividere ha unito.
ASHTI ABDO Cantante, musicista e compositore curdo, nato ad Aleppo è cresciuto ad Afrin. Si appassiona alla musica molto presto e trascorre l’infanzia nel suo villaggio ascoltando le canzoni dagli anziani. Impara a cantare e a suonare il tipico strumento curdo, il tembûr (saz). Trasferitosi in Italia dopo l’adolescenza, continua a suonare da autodidatta, iniziando a esibirsi come solista. Nel 2012 si unisce ai Domo Emigrantes, arricchendo il repertorio della band con i suoni e le trame tipiche del Medio Oriente. Questo incontro lo porterà a sua volta a conoscere e fare suoi strumenti e ritmi tipici del Sud Italia. Dal 2014 suona il saz, il mandolino e le percussioni nell’ensemble Piccola Banda Rebelde canta De André. Nel 2015, con Angelo Petraglia e Francesco Forzani, crea Beja: la musica, il racconto, la guerra, un progetto di improvvisazione musicale basato su una traduzione personale dell’esperienza bellica. Nel 2018 vince il premio DoReMiFaSud, concorso che promuove l’integrazione e il dialogo fra le culture musicali.
MANUEL BUDA Si diploma col massimo dei voti in chitarra classica al Conservatorio G. Verdi di Milano e contemporaneamente si laurea in fisica teorica. Il suo impulso di ricerca lo vede unire alla formazione classica esperienze che vanno dal klezmer al flamenco, al rock, al repertorio mediorientale. Nato da famiglia cristiano-ebraica, con origini fra sud e centro Italia, da anni si dedica, attraverso la musica, all’esplorazione delle sue radici ebraiche e delle reciproche influenze con altri repertori legati al Mediterraneo. Cofondatore del NefEsh Trio, con cui dal 2006 porta in scena in Europa e Israele composizioni frutto di queste ricerche. Nel 2008, appena venticinquenne, è fra i trenta musicisti invitati da Kuki Gallman a rappresentare le musiche dei cinque continenti all’Earth Festival di Laikipia (Kenya). Tiene regolarmente concerti e collabora con diversi artisti tra i quali Raiz, Giovanni Nuti, Monica Guerritore, Malika Ayane, ma anche registi come Ruggero Gabbai, per il quale trascrive e incide una versione di Adio Querida – celebre canzone sefardita.
FABIO MARCONI Dopo studi jazzistici presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano inizia un percorso di ricerca nell’ambito della world music, dei Balcani in primo luogo, con Nema Problema Orchestra (2004) con la quale ha potuto esibirsi in vari Festival e club di tutta Europa. In particolare si è dedicato alla costruzione di un linguaggio personale ricco di elementi propri di mondi sonori extra-europei, in particolare del Medio Oriente. Nella collaborazione con Camilla Barbarito (2010) trova il pretesto per un approfondimento nelle più disparate direzioni, dal tango al fado, al flamenco, allo swing e alla bossa nova, seguendo la cantante nella sua continua ricerca. È membro di Connections Trio, gruppo di stampo jazzistico nel quale collabora con il pianista turco Yigit Ozatalay, docente di piano composizione e arrangiamento presso l’Università della Musica di Istanbul. Nel 2015 inizia la collaborazione nel quartetto del suonatore di tar Fakhraddin Gafarov, col quale incide l’album Uzunderè Milano/Baku2017) composto da musiche di origine Caucasica.
1. Kaytagi 4:45
2. Eman Hey Lê 4:30
3. Sultaniyegah Sirto 7:21
4. Astrakan Cafè 5:47
5. Mishebeyrekh Taksim 3:50
6. Sirba 3:36
7.Gundê Hember 5:08
8.Jovano Jovanke 8:35
9. Karsilama 3:24
10. Masâr 4:40