Aquila Altera ensemble, pur tenendo presente le acquisizioni degli studi musicologici più accreditati, secondo cui una frattura incolmabile ci separa dalla musica antica, tanto che nessuna esecuzione musicale può essere considerata distaccata dal proprio contesto storico e dal proprio tempo, ha realizzato in questo lavoro un particolare percorso musicale che accosta la musica di tradizione colta, dunque scritta, alla musica che deve la propria esistenza alla forma di trasmissione orale. Una ricerca che accosta quindi i due repertori cercando di mettere in luce la possibilità di un eventuale rapporto sotto il profilo non solo musicale ma anche testuale. Il repertorio proposto, interamente italiano, vede l’accostamento di brani provenienti da manoscritti e raccolte a stampa, risalenti ad un periodo compreso tra il XIII e il XVI secolo, a musiche e prassi esecutive che possono essere ricondotte a modalità di tradizione orale e all’uso di strumenti musicali della tradizione italiana, oltre a quelli più comuni, ricostruiti sulla base delle fonti storiche, sui quali primeggia per presenza e rilevanza musicale la zampogna.
1. Anonimo XVI sec.
Li saracin’ adorano lo sole
2. Anonimo XIV sec.
Saltarello
3. Anonimo XIV sec.
Dolce lo mio drudo
4.Crapareccia
Sonata al passo delle capre, tradizionale
5. Anonimo XIV sec.
E vantènde segnor mio
6. Anonimo XIV sec.
Saltarello
7. Laudario di Cortona XIII-XIV sec.
Madonna Santa Maria
8. Anonimo XIV sec.
Saltarello
9. Laudario Magliabechiano XIV sec.
Dolce Vergine Maria
10. Anonimo XIV sec.
Non posso far bucato che non piova
11. Ballarelle
Tradizionale
12. Inno Processionale Madonna di Canneto/fra Serafino Razzi XVI sec.
O Vergin santa
13. Lauda Aquilana XV sec.
O Maria diana stella
14. G. Bonagiunta da San Ginesio XVI sec.
Li saracini adorano lo sole