LE AMANTI

“Le Amanti” esce a tre anni di distanza da “Canzonette morali”. Tre anni strani, segnati dalla pandemia. Che si concludono con una guerra in un posto – L’Europa – dove non si vedeva da tempo. Due cavalieri dell’Apocalisse dimenticati e tornati in un tempo breve e senza soluzione di continuità l’uno dall’altro. La riflessione e la musica si fanno più profonde, le sonorità più sporche. A dare il titolo – e il colore di fondo, quasi fosse un concept – all’album, le due compagne necessarie di ogni esistenza, contrapposte ma inseparabili: la vita e la morte. E ancora, nella musica e nei testi, la gioia e i dolori dell’amore, la grande difficoltà di “comunicarsi” ad altri esseri umani, la tenerezza come medicina per la solitudine, la ricerca di un “oltre” capace di riempire l’esistenza. Sempre con me, Fabrizio Pigliucci. Il primo e l’ultimo specchio delle cose che scrivo e che poi portiamo insieme avanti, fino a quello che sentite. Tra le altre cose Fabrizio ha scritto la partitura – magnifica – della versione orchestrale de “Le Amanti”. Merita un ascolto attento e ripetuto. Ancora, ci sono Raniero Vigna – che firma con me “La Primavera” e “Dentro te” e Susanna Stivali – presenza deliziosa in “L’ultimo amore”. Squadra vincente non si cambia: molti musicisti che hanno fatto suonare le “Canzonette morali” li ritrovate ne “Le Amanti”: Marco Siniscalco, Gianluca D’Alessio, Filiberto Palermini, Donatella Càmbuli, Adamo De Sanctis. Oltre a loro, Guido Cascone ed Elvin Dhimitri. Un grazie particolare a Daniele Macchi, mente e chitarrista dei Belladonna, che ha impreziosito con le sue note “Le amanti” in versione orchestrale. – Massimo Leoni –