Il clarinetto è stato spesso utilizzato dai compositori tardo romantici per il suo timbro magico, simile a una voce lontana proveniente dal passato e portatore di poesie e canti dimenticati da tempo. Uno strumento che senza dubbio nell’immaginario dell’artista del tempo assunse quasi un valore simbolico. In questo album Da Vinci Classics, il clarinettista Michele Carulli e la pianista Serena Chillemi hanno raccolto quattro delle più rappresentative opere per questo duo scritte proprio sul levare del XIX secolo, se la Fantasiestücke di Gade, manifesto romantico di natura Schumaniana ben si sposa con la raramente eseguita Sonata del francese Saint- Saëns, Poulenc e Martinu si pongono come a specchio con reminiscenze di stile Neoclassico e tardo-Romantico, ammantando il tutto, grazie anche alla qualità dell’interpretazione, con un velo quasi di lontana nostalgia.