Luigi Perrachio (1883-1966) e Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968) fecero entrambi parte della fioritura della musica strumentale italiana nei primi decenni del Novecento. Perrachio nacque a Torino e trascorse la sua vita in quella città, esibendosi come pianista, componendo, organizzando concerti e integrando elementi folkloristici piemontesi nella sua musica. Castelnuovo-Tedesco nacque a Firenze, e si esibì anch’egli come pianista; la sua musica è soffusa di un’ampia gamma di influenze popolari italiane, soprattutto toscane. Nel 1938 fu costretto a lasciare l’Italia a causa delle leggi antiebraiche di Mussolini e si stabilì negli Stati Uniti, dove divenne un importante insegnante di compositori, tra cui John Williams e André Previn. Il Quintetto per pianoforte di Perrachio è stato scoperto nel suo manoscritto autografo dal pianista protagonista di questa produzione Da Vinci Classics, David Korevaar, pubblicato sotto la sua supervisione e ora registrato per la prima volta, impressionando gli ascoltatori con la sua possente concezione. Il Primo Quintetto di Castelnuovo-Tedesco è pieno di melodia, colorato, teatrale e brillantemente orchestrato. La scrittura evoca la Toscana, terra d’origine del compositore, e le sue radici ebraiche, e mostra anche la perfetta maestria e l’attenzione ai dettagli che caratterizzano tutte le sue opere.
1 1. Agitatissimo ma ampio
2 2. Leggerissimo e presto
3 3. Allegretto semplice
4 4. Presto vigoroso e di buon umore
5 1. Lento e sognante – Movendo un poco – Vivo e appassionato (quasi il doppio)
6 2. Andante
7 3. Scherzo: Leggero e danzante
8 4. Vivo e impetuoso
