«La musica qui raccolta è il frutto di un rapporto stretto tra scrittura e pratica interpretativa. Nell’esperienza che mi riguarda il compositore e l’interprete si giustificano e si plasmano a vicenda. Concorrono a formare l’habitat all’interno del quale si muove la mia vita artistica. Così come gli archi dell’Ensemble Con-ductus, con i quali condivido da anni l’attività concertistica e che sono stati i primi interpreti di molti miei brani. Il colore e la tecnica degli strumenti ad arco sono per me elementi prediletti del fare musica che, con i colleghi dell’ensemble, ho imparato a declinare a modo mio: paradigma sonoro a cui destinare la scrittura ma anche a cui ricondurre musiche amate che, se pur nate in altri contesti e con altri timbri, ritrovano in questa dimensione una nuova possibile naturalezza. È per questo che qui, insie-me alle mie composizioni, sono presenti brani come Mazurka d’Doro (di Isidoro), colto dalla tradizione musicale appenninica tra Genova e il Po, o Flor Formosa, proveniente dall’arcipelago di Capo Verde. Il titolo The String Theory sorride quindi alla celebre tesi della fisica teorica, che riconduce l’origine del tutto a “entità fisiche fondamentali vibranti”. ‘String’ appunto, parola il cui significato inglese è ‘corda’ e che nel suo plurale definisce anche la famiglia degli archi.» Marcello Fera
01. Cellophonia
02. Mazurca d’Doro (After Anonymous)
03. Quattro versi in Purgatorio
04. Sull’indifferenza
05. Follephonia (After A. Corelli)
06. Viola del Pensiero
07. Ode
08. Mnemophonia
09. Ninna per Olga
10. Flor Formosa (Arr. M. Fera)