Mertz è autore ormai universalmente amato nel mondo della chitarra, tra le poche voci del mondo chitarristico europeo ottocentesco in grado di emergere ed affermarsi. Costituisce però a sua volta un unicum per la sua epoca, attenta ad altri repertori e generi e fu suo malgrado figura salvifica della chitarra, insieme a Coste e Regondi. Ecco quindi che il ritratto fornito da Alessandro Deiana arriva quanto mai benvenuto nell’arricchire la figura di un compositore di primo piano della sua epoca che ha saputo creare e donare a sua volta al mondo musicale alcune tra le più raffinate pagine scritte per questo strumento. E lo fa con una struggente interpretazione che mette in luce innanzitutto i caratteri più squisitamente romantici di questo autore, attento a fare una scelta di repertorio, nonché anche di successione dei brani, che va a suggerire analogie e rimandi con il mondo della sua epoca e con la vita, tutt’altro che semplice e lineare, dell’autore di queste musiche.
1. Vaterlands-Blüthen, Op. 1: I. Andante Maestoso2. Vaterlands-Blüthen, Op. 1: II. Adagio Patetico3. Vaterlands-Blüthen, Op. 1: III. Allegro Con Fuoco4. Vaterlands-Blüthen, Op. 1: IV. Adagio Con Dolore5. Vaterlands-Blüthen, Op. 1: V. Allegro Con Spirito6. Barden-Klänge Op. 13.: An Malvina7. Barden-Klänge Op. 13.: Scherzo8. Barden-Klänge Op. 13.: Romanze9. Barden-Klänge Op. 13.: Polonaise Favorite No. 310. Barden-Klänge Op. 13.: Polonaise Favorite No. 611. Barden-Klänge Op. 13.: Liebeslied12. Barden-Klänge Op. 13.: Mazurka13. Barden-Klänge Op. 13.: Variations Mignonnes14. Le Romantique, Op. 1915. Trois Morceaux de Concert, Op. 65: Fantasie Hongroise16. Trois Morceaux de Concert, Op. 65: Fantasie Originale17. Trois Morceaux de Concert, Op. 65: Le Gondolier
