Il disco di esordio di Alessandro Costantino Bianchi è sotto l’insegna mozartiana, e non il Mozart delle grandi sonate o delle fantasie, bensì di quello sicuramente meno noto, ma forse più autentico, delle variazioni. Mozart, come è noto è infatti stato un grande virtuoso della tastiera ed uno dei suoi momenti preferiti in un concerto era proprio quello dove poteva improvvisare liberamente, creando spesso variazioni su temi all’epoca estremamente noti o su musica propria. Costantino Bianchi riesce a restituire esattamente quello spirito improvvisativo, quel senso di ricerca continua unita alla creazione che innerva queste pagine forse oggi meno note al grande pubblico, ma non certo di minore importanza. Un disco essenziale per poter comprendere appieno il pianismo mozartiano ed avvicinarsi ancora un poco a quello che è uno dei compositori più amati della storia della musica.
1. 8 Variations in G major, K. 242. 6 Variations in F major, K. 543. 9 Variations in C major, K. 2644. 12 Variations in C major, K. 2655. 10 Variations in G major, K. 455