Un viaggio nella spiccata diversità di linguaggi e poetiche dei finalisti della XXXV edizione del Festival, artisti le cui personalità differiscono nettamente l’una dall’altra ma in cui risuona una comune percezione della durezza e delle incognite dei tempi che attraversiamo.Appaiono ideologicamente meno schierati dei loro nonni, psicologicamente più attrezzati dei loro padri, non si aspettano che qualcuno o qualcosa arrivi a tirarli fuori dalle secche. Nei brani scavano in sé alla ricerca di un fuoco, di un sentimento, di una voce che possano genuinamente connetterli agli altri e alla vita.