OPERA JAVA
AA.VV.
Codice EAN
0885016825065Etichetta
FELMAY DISTRIBUTIONData di pubblicazione
22/10/2012€23,04
Disponibile
La Storia
‘Il rapimento di Sinta’ è uno dei più celebri episodi del Ramayana, una delle grandi epiche indiane. Mentre il Pirincipe Rama è assente, la sua amata sposa Sinta è rapita dal gigantesco re Rahwana. Dopo essere stata liberata da Rama, dopo molte avventure, Rama uccide Rahwana e mette alla prova la fedeltà di Sinta. Lei supera la prova con grande innocenza. Mentre il vecchio racconto del Ramayana svanisce sotto la superficie, l’opera si presenta come una storia contemporanea d’amore e fedeltà, di passione e vendetta, ambientata in un villaggio giavense e in ogni altro luogo del mondo. Liberati dalle caratteristiche tipiche del teatro tradizionale giavanese i personaggi si arrendono completamene alle loro emozioni dando all’opera una dimensione universale.
Tradizione e interpretazione
A Giava questo episodio, Sinta Obong’, è narrato secondo i canoni del teatro danzato e del wayang (il teatro delle ombre giavanese). Garin si è ispirato a questa forme della tradizione, ma ne offre, in Opera Java, un’interpretazione originale. Con un’attenzione speciale e una profonda conoscenza della ricca varietà delle arti teatrali di Giava, Nugroho unisce la danza e il teatro di corte, dei villaggi, urbano. Sceglie elementi delle varie tradizioni, lei isola dagli abituali contesti, li amplia o riduce all’essenziale, li trasforma in una nuovo e unico linguaggio drammatico. Una tecnica innovativa applicata a movimento, musica, canto, costumi e caratterizzazioni. Garin ha cercato la collaborazione con importanti artisti delle varie forme d’arte, letteratura, arti visive, moda, fotografia per creare questo spettacolo contemporaneo. Oggetti d’uso comune diventano forme d’arte e acquistano una nuova funzione. La slendangh (sciarpa, telo), per esempio, è vista a Giava come un’ estensione del corpo con diverse funzioni, ma per Rahwana diventa il simbolo del potere e della mascolinità.
Musicisti
Più di 25 musicisti, danzatori e attori indonesiani contribuiscono allo spettacolo. La musica è composto da Rahayu Supanggah, il più importante e noto compositore giavanese di oggi, che sta assicurando un futuro alle antiche tradizioni Giavanesi rinnovandole. Combinando strumenti propri del Gamelan (orchestra) giavanese e della musica folk, combina i due sistemi tonali tradizionali, slendro e pelog, aggiungendo alla formazione anche strumenti occidentali, come la viola o un quartetto d’archi. Le coreografie sono di Eko Supriyanto. Heri Dono è il responsabile degli interventi e degli oggetti propri del Wayang.
L’Opera è stata filmata da vivo al Tropentheater, di Amsterdam nel 2010.
1. Ra memòria dra stèila 4.50
2. I Rèmagg 3.30
3. Scintille, cenere, brace 3.05
4. Er Car di trazlòc 3.32
5. Er paìz dl’emigrant 3.00
6. U ciarlatan 2.10
7. Mazurca dra Vila 2.51
8. Er spen-ni du Signur 5.19
9. L’innesto all’insieme 3.40
10. Paìz der me paìz 2.16
11. Ninna-nanna per Adele 5.08
12. Doi pas ant l’èrba (Scottish-Valse) 2.02
13. L’ursgnó dl’Eua der j’òsi 2.51
14. Ra cornamusa an Tani 4.55
15. Maién dra Spineta 4.15
16. Ra balada ‘d Caterinein 3.51
17. Strasè 2.09
18. U Cincéin 2.22
19. U testamèint ‘d barba Tani 4.25
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