PAROLE INUTILI

“Parole inutili” è il nuovo Cd (nel 2006 uscì “Fado meridiano” AlfaMusic) di un artista schivo e profondo come Lillo Quaratino. Il contrabbassista è “musicista di lungo corso”, dal passato sonoro intenso (Folk Magic Band, Massimo Urbani, Steve Grossman, Chet Baker) e dal sofferto bagaglio umano (una malattia lo ha allontanato dalle scene per anni). Un’eleganza diffusa circola in tutti i nove brani originali dell’album (arrangiati con Roberto Taufic). Essa è costruita, con sapienza artigianale, attraverso la valorizzazione delle voci strumentali: il clarinetto di Gabriele Mirabassi, i sax (soprano e tenore) di Giancarlo Maurino, il flauto di Nicola Stilo (“Doodle”, “Saltapicchio”, “Turn Over”). Fondamentale la presenza del piano di Eduardo Taufic, della batteria di Roberto “Red” Rossi e della chitarra di R.Taufic. L’eleganza passa per la valorizzazione degli impasti timbrici, del gioco tra ance e flauto, del continuo, luminescente scambio delle parti. In brani che hanno sempre un senso collettivo, temi, melodie e contromelodie si sviluppano con voci plurali. Clarinetto, sax e flauto sono utilizzati in modo originale rispetto al jazz contemporaneo. Altri ingredienti di “Parole inutili” la presenza dominante di ritmi latinoamericani; l’utilizzazione di melodie sempre cantabili, che alternano ombrosità (“Rosa funebre”, “La sognatrice di Ostenda”) a solarità (“Doodle”); le improvvisazioni controllate, bilanciate da interventi di altri musicisti. Lo stesso Quaratino, propulsore di ciascun pezzo, si sente in assolo in un unico brano (“Saltapicchio”). Dal Cd emerge una poetica del chiaroscuro, quella di un artista controcorrente che ha raggiunto una maturità ed un equilibrio dinamico tra linguaggio jazz e musiche che guardano creativamente al Latinoamerica.
Luigi Onori