POTSDAM

RANTALA, IIRO

Codice EAN

0614427994622

Etichetta

ACT

Data di pubblicazione

01/04/2022

Out of Stock

18,84

Esaurito

Iiro Rantala suona il piano con “magnetismo emozionale ed intelligenza musicale, ha un’abilità virtuosistica come improvvisatore capace di un’enorme gamma idiomatica ed emotiva” – (Downbeat)

“Potsdam”, registrato dal vivo in concerto al Nikolaisaal di Potsdam il 27 novembre 2021, rappresenta la prima pubblicazione di Act di uno dei tanti recital dal vivo da solista di Rantala. È un’esposizione molto fine del contrasto e della continuità di cui è capace, non solo nella forma del recital nel suo insieme, ma anche all’interno di singole melodie. Dopo un bellissimo “Twentytwentyone”, Rantala si lancia in “Time for Rag” che suona come l’accompagnamento di un film folle di Buster Keaton. La sezione centrale di “Woman” di John Lennon è chiaramente ispirata allo stile R&B trascinante di Richard Tee, un pianista che Rantala ammira particolarmente. La sensibile evocazione stagionale di “November” è pubblicata come uno dei dodici brani che rappresentano i mesi del popolare “calendario finlandese” di Rantala. “Freedom”, invece, è uno dei venti brani del “Iiro Rantala Songbook” – che include anche evergreen come “Tears for Esbjörn”. C’è una bellissima inevitabilità negli ultimi due brani dell’album. L’esuberanza e la sfacciataggine che caratterizzano l’ouverture “Candide” di Bernstein sono irresistibili. Rantala segue questo, in completo contrasto, con “Somewhere” di “West Side Story”. “Potsdam” è stato registrato il giorno dopo la morte di Stephen Sondheim. Rantala spiega quanto profondamente questo lo abbia colpito in quanto per lui Sondheim era magico, sia come scrittore che come compositore e “West Side Story” è uno dei più grandi successi dell’umanità.

01. Twentytwentyone (Iiro Rantala)
02. Time for Rag (Iiro Rantala)
03. Peace (Iiro Rantala)
04. Can You Be Bob? (Iiro Rantala)
05. Freedom (Iiro Rantala)
06. Woman (John Lennon)
07. November (Iiro Rantala)
08. Candide Overture (Leonard Bernstein)
09. Somewhere (Leonard Bernstein)

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