QUE HUONG (HOMELAND)

DINH GIA BA PHO

Codice EAN

8021750810727

Etichetta

FELMAY

Data di pubblicazione

07/02/2007

In Stock

15,22

Disponibile

La sezione del nostro catalogo rivolta alle sonorità orientali si arricchisce di un nuovo e importante capitolo, dedicato per l’occasione alle musiche del Vietnam, un paese che pur avendo subito a lungo la colonizzazione culturale della Cina e dell’India, nonché in epoca più recente della Francia e degli Stati Uniti, ha saputo non solo mantenere ma anche accrescere la ricchezza del proprio patrimonio, inglobando in esso le influenze esterne con creatività.

In Quê Huong (Homeland), grazie alla eccellente esecuzione del Gia Din «Ba Pho», si possono ascoltare esempi significativi delle diverse “anime” della musica vietnamita. In genere si usa distinguere tre filoni principali: la musica prodotta dalle innumerevoli etnie presenti nel paese (eseguita con strumenti antichi e particolari); la musica popolare propriamente detta, appannaggio dei Kinh (l’etnia maggioritaria, cioè i “veri” vietnamiti); e la musica rituale sacra, che per evocare gli spiriti delle divinità femminili si serve tanto delle canzoni popolari quanto degli antichi poemi epici.

Nella nostra incisione particolari melodie vocali e raffinati brani strumentali si alternano, offrendo una prospettiva chiara, per quanto forzatamente sintetica, della qualità artistica insita nella musica del Vietnam. Canti d’amore o dedicati alla bellezza del paesaggio, canzoni rivolte a eroi leggendari e composizioni più recenti di Trinh Cong Son (ritenuto una sorta di Bob Dylan vietnamita) e dello stesso Ba Pho (leader del quartetto che esegue tutte le musiche qui presentate), brani popolari provenienti dal Nord e dal Sud del paese evocanti feste primaverili e la fedeltà coniugale: un repertorio ampio di temi e strutture sonore che non mancherà di suscitare curiosità e interesse in chi ascolta. Il libretto accluso contiene inoltre una esauriente spiegazione su ciascuno degli strumenti impiegati dall’ensemble Gia Din «Ba Pho»: dall’antichissimo (oltre 3000 anni di storia) Dan Da, un tipo di xilofono in pietra di cui esistono ormai non più di una ventina di esemplari, al Dan Rung (xilofono di bambù), dal Giay (uno zither a 36 corde) al Bau (a una sola corda suonata secondo una tecnica assai particolare), dal Trong (membranofono a più tamburi) al Dan Moi (idiofono in metallo), dal Loong No (aerofono in bambù ad ancia) all’Huan (flauto diritto). In Quê Huong (Homeland) è appunto la varietà di situazioni a colpire, aprendoci le orecchie su una realtà, la musica vietnamita non urbana, che risulta senza dubbio di estremo interesse.

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