Due opere da camera di due compositori legati al nome di Rovereto sono registrate qui per la prima volta. Zandonai è nato a Rovereto, dove ha studiato e ha sviluppato relazioni proficue per i suoi studi e la sua carriera. Tornava regolarmente nella sua città natale, dove trovava sostegno nella famiglia e nelle amicizie; dalla natura circostante di Rovereto traeva sempre nuove energie e ispirazione. “Fra i monti” è una delle numerose opere strumentali stimolate dagli scenari naturali del luogo di nascita di Zandonai. Le montagne avevano sempre per Zandonai una speciale dimensione spirituale. Questa Suite è costituita da quattro movimenti: Canzone, Notturno, Mazurka e Serenata. Il compositore aveva in mente una strumentazione per questa suite, come testimoniato da alcune indicazioni presenti nella partitura. Novák arrivò a Rovereto in età matura come esule politico. In pochi anni, instaurò un legame con la città e la sua gente che gli garantì importanti relazioni e ricordi duraturi. I “Balletti à 9” di Novák ne esemplificano chiaramente lo stile: una varietà di ritmi, frasi eleganti e accenti popolari sono incorniciati in una forma chiara e nitida. “Balletti à 9” è una delle prime composizioni di Jan Novák, commissionata nel 1955 dal Nonetto Ceco e presentata in prima esecuzione un anno dopo al Prague Spring Festival. Nonostante le circostanze politiche nella ex Cecoslovacchia di quel periodo e le pressioni del regime comunista, “Balletti à 9” riflette lo spirito giocoso e indomito di Jan Novák.
