RING ENSEMBLE

Nati come ensemble di musica barocca i RINGENSEMBLE nel 2006 hanno iniziato una serie di concerti mensili chiamati FEATURE RING dove, ogni volta, veniva ospitato un artista diverso. Tra gli artisti che si sono esibiti (in totale 35) ci sono stati: Markus Stockhausen, Kurt Rosenwinkel, Céline Rudolph, Marta Topferova, Robyn Schulkowsky, Barbara Buchholz, Michael Schiefel, Aly Keita, Carl Ludwig Hübsch, DJ illvibe, Flowin ‘Immo, Antonio Ramos. Nel contempo i RINGENSEMBLE hanno continuato a sviluppare un proprio repertorio composto da motivi semplici e accattivanti utilizzati come base per vivaci improvvisazioni. Sono arrivati così a sviluppare un progetto musicale estremamente originale che riunisce due anime: un trio jazz moderno e un quartetto di musica barocca. “Per molto tempo, siamo stati intrigati dall’idea di collaborare con una forma d’arte diversa – spiega Simon Slowik, leader del gruppo – inoltre, mia sorella Ulrike ed io abbiamo sempre voluto suonare insieme ed ogni volta che ne parlavamo, ci rendevamo conto delle affinità e dei parallelismi che ci univano nel nostro modo di pensare e concepire la musica. La nostra intenzione non era di mescolare casualmente il Barocco e il Jazz, ma il desiderio di creare la nostra musica con il nostro linguaggio. Ho suonato il violoncello (basso continuo e orchestra sinfonica) per nove anni. Lo stile musicale del RING TRIO’s (Jazz, World, improvvisazione Free) è più legato al mondo barocco rispetto a quello classico o romantico. I musicisti barocchi hanno una sensibilità simile per il groove, che in questo contesto non deve essere forte o particolarmente accurato per essere intenso. Gli strumenti del trio nel RING ENSEMBLE richiamano stili come TripHop, BigBeat and NuJazz. La combinazione del Fender Rhodes, con una batteria jazz ed un contrabbasso può essere visto in gruppi come Cinematic Orchestra, Beady Belle e Bonobo, ed è tipico per i giovani che hanno una cultura musicale urbana. Sono sempre stato affascinato dalla enorme varietà di suoni che offrono le orchestre sinfoniche e sono felice che questo ensemble da camera offra opzioni simili. Infatti, siamo in grado di utilizzare una vasta gamma di dinamiche: dal duo intimo, sino a crescere di potenza utilizzando tutto il gruppo. Un’altra influenza nei nostri pezzi è la musica elettronica, una sfida emozionante che ci permette di integrare realmente l’elettronica utilizzandola in maniera delicata. Il nostro intento è di cercare un suono molto naturale e puro, quasi come quello che offrono gli strumenti classici.