Non c’è dubbio: Il mondo sarebbe un posto molto più povero senza AXEL RUDI PELL! Con il suo 22° (!) album in studio “Risen Symbol”, il chitarrista e compositore di Bochum continua a sventolare la bandiera dell’HARD ROCK melodico senza annacquare il suo stile con variazioni stilistiche pseudo moderne o espedienti da studio sacrificabili. Allo stesso tempo, il musicista tedesco è costantemente alla ricerca di nuove influenze, ispirazioni eccitanti e hooks orecchiabili. Una delle cose migliori degli inni degli ARP è che sono perfettamente adattati alla voce carismatica del frontman Johnny Gioeli (Hardline). Il cantante americano è uno dei più eminenti cantanti ROCK del mondo e, insieme a Pell, all’ex batterista dei Rainbow Bobby Rondinelli e ai due membri storici degli ARP Ferdy Doernberg (tastiere) e Volker Krawczak (basso), è stato parte integrante di una macchina perfettamente oliata per più di dieci anni, entusiasmando fan e media. All’interno del nuovo album troviamo quel caratteristico mix di riff forti e melodie orecchiabili che contraddistingue Pell, la sua predilezione per i Black Sabbath (durante l’era di Ronnie James Dio e Tony Martin) e i Led Zeppelin, come l’anthemica e groove “Ankhaia”, con il suo tocco orientale, che potrebbe essere stata facilmente registrata da Jimmy Page e Robert Plant. Non solo, ma ARP si cimenta in una cover del classico “Immigrant Song” dei Led Zeppelin, rendendo omaggio alla leggendaria band inglese. Se siete dei fan della band del musicista tedesco e delle HARD ROCK band storiche come Deep Purple, Rainbow, Whitesnake, Yngwie Malmsteen’s Rising Force, Dio, Uriah Heep sapete già cosa fare!
