Scritto pochi mesi prima della morte del compositore, il Secondo Trio per pianoforte di Schubert (op. 100) è uno dei capolavori assoluti della musica da camera. La sua lunghezza del tutto inusuale è l’espressione di sentimenti trascendenti di nostalgia, desiderio e struggimento, ma non mancano momenti di pathos e dramma, così come di ironia e leggerezza. Questo capolavoro è qui accostato al singolo movimento lento noto come “Notturno”, un altro momento di pura delizia e profonda bellezza.