SONGS FROM THE TOP OF THE WORLD
€13,92
Disponibile
Ho lasciato la Norvegia 20 anni fa, ed ho fatto dell’Italia la mia seconda patria. Nonostante questo, sono una straniera a tutti gli effetti. Ovunque io vada. Mi sento norvegese quando mi trovo in Italia, e italiana quando sono in Norvegia. Non parlo perfettamente nessuna delle due lingue. Dopo 20 anni anche la tua madrelingua non è più la tua lingua madre, e l’accento straniero nel mio italiano continua a persistere…Le mie radici però sono sempre norvegesi. Quelle non cambieranno mai, e più passano gli anni, più le radici si spingono nel profondo della terra. Se vent’anni fa ero pronta a tagliare i ponti e lasciare tutto alle spalle, oggi sento un forte bisogno di scavare nella terra e trovare quelle radici così profonde. È quello che ho fatto con questo disco. “Songs from the top of the World” è un tuffo nostalgico nel passato partendo da un presente pieno di malinconia. È un percorso musicale in luoghi nascosti; un viaggio attraverso le quattro stagioni di una terra dove regna la Natura. Una natura travolgente, mistica, fiabesca, onnipotente. Così terribilmente bella da lasciare senza fiato. Una natura pura, umile, che accoglie a braccia aperte e nello stesso tempo può farti sentire solo ed insignificante. Ogni norvegese porta con sé, nel suo cuore, questa Natura con grande orgoglio. E così anche la sua musica. La musica folkloristica norvegese rispecchia spesso questo grande orgoglio e descrive tutto il suo paese, il suo popolo, la durezza del suo clima e gli animali che in esso vivono e combattono. Questo disco contiene melodie, testi e canzoni che hanno fatto parte della mia infanzia, e altre nuove che ho scoperto crescendo. Con me in questo lungo viaggio ho portato cinque musicisti di grande spessore. Il chitarrista italo-svedese Lutte Berg, il trombettista Aldo Bassi, il violinista Carlo Cossu, il contrabbassista Luca Pirozzi e il percussionista Arnaldo Vacca. Essi hanno accettato la sfida, e insieme abbiamo arrangiato e suonato i brani. Quasi tutti gli arrangiamenti sono nati spontaneamente, immaginando ed improvvisando. Il risultato è un suono nuovo per un repertorio “antico”.
Nina Jori Pedersen