Al di là della polemica senza senso scatenata da Leonard Feather nelle note di copertina originali su chi fosse “il miglior trombettista jazz” (come si possono paragonare tra loro artisti come Louis Armstrong, Miles Davis, Roy Eldridge e Clifford Brown?), “The Greatest Trumpet Of Them All” è un album davvero interessante. Ha presentato Dizzy Gillespie in un contesto relativamente nuovo: un ottetto con gli arrangiamenti di Gigi Gryce e Benny Golson, due dei compositori e arrangiatori più creativi del loro tempo, oltre che strumentisti meravigliosi che facevano parte dell’ottetto. Golson aveva già registrato con Diz nel 1956 come membro della big band di Gillespie. Gryce era stato membro dell’orchestra del trombettista nel 1955 (partecipando ad una sessione di registrazione per Norman Granz il 12 settembre dello stesso anno). Il contrasto tra la tromba di Gillespie e le composizioni e gli arrangiamenti di Golson e Gryce è molto interessante e differenzia questo LP dagli altri album di Diz in cui si tendeva a presentare materiale più “popolare” in un atmosfera scanzonata: questo è di gran lunga un progetto più “serio”. Mentre si può sostenere che Dizzy non sia il miglior trombettista di tutti i tempi, è indiscutibile che sia stato uno dei più grandi.
Side A:
01. Blues After Dark (Benny Golson)
02. Sea Breeze (Norman-Douglas; Arr. Gigi Gryce)
03. Out Of The Past (Benny Golson)
04. Shabozz (Gigi Gryce)
Side B:
01. Reminiscing (Gigi Gryce)
02. A Night At Tony’s (Gigi Gryce)
03. Smoke Signals (Gigi Gryce)
04. Just By Myself (Benny Golson)
05. There Is No Greater Love (Isham Jones-Mary Symes)