Il secondo album solista di Roger Eno per Deutsche Grammophon invita gli ascoltatori a riflettere sulla natura del suono e del silenzio. “The Skies, They Shift Like Chords” contiene 12 brani per pianoforte solo eseguiti da Roger Eno e brani polistrumentali, alcuni dei quali con l’ausilio dell’elettronica, che esprimono la nostalgia di qualcosa di perduto e allo stesso tempo proiettano in uno spazio senza tempo. Uno dei fili emotivi che percorre l’album è il rapporto di Eno con la sua regione natale, l’East Anglia. I brani sono ispirati dal suo paesaggio – un mix di piccole città mercato, chiese medievali, campi di grano, prati, fiumi e cieli aperti – così come dal lavoro dei poeti locali e della Scuola di artisti di Norwich, attiva all’inizio del 1800. Il tono malinconico dell’album ha molto a che fare con la minaccia che l’agricoltura intensiva e i cambiamenti climatici rappresentano per la biodiversità della regione.
1. Chordal Drift2. Tidescape3. That Which Is Hidden4. Illusion5. Above and Below (Crepuscular)6. Through The Blue (St. Swithin’s)7. Mind The Gap8. Arms Open Wide9. Strangely, I Dreamt10. Japanese Rain Garden11. If Only For A Moment12. Where Does This Lead Us?