Il pianoforte a quattro mani fu sicuramente una delle formazioni più amate dell’Ottocento dove conobbe la sua epoca d’oro. Ma che dire del pianoforte a sei mani? Formazione quasi leggendaria, destinata spesso al divertimento di pubblico ed artisti, grazie al Trio Pianistico di Bologna, riesce a rivivere ed a far rivivere i suoi brevissimi fasti che costellano più come meteore la storia della musica romantica. Ecco che vicino ad un Czerny, che non poteva mancare come punto di riferimento per la sperimentazione pianistica del suo secolo, scopriamo autori come Edouard-Antoine Thuillier o Angelo Panzini che per la prima volta tornano ad affacciarsi al mondo musicale e grazie alle note accompagnatorie di Piero Rattalino possiamo scoprire a poco a poco il fascino di un mondo fatto non solo di salotti, ma anche di risate ed argute scelte che hanno permesso anche a questa formazione di trovare una sua collocazione nel vasto e variegato mondo del pianoforte.
1. Standchen D 957, No. 4 [Serenade]
2. Grand Polonaise (Fest-Polonaise), Op. 12
3. Un jour à Séville, Boléro brillant
4. La bella picadora, Bolero Op. 200 No. 3
5. Victoria Quadrille pour les Noces de S.M. la Reine Victoria, Op. 594
6. Tre gigli, piccolo divertimento, Op. 5
7. Pizzicato polka from “Sylvia”, Arr.: B. Leuthereau
8. Tritsch-Tratsch Polka (Chit-chat Polka), Op. 214
9. Radetzky March, Op. 228
10. Rondeau brillant, op. 227
11. Fantaisie sur ‘La sonnambula’ de Vincenzo Bellini, Op. Posth
12. Divertimento sull’opera “I Lombardi alla prima crociata” di G.Verdi
13. Fantasia sui temi dell’opera “Traviata” di Giuseppe verdi