Secondo appuntamento con le arie verdiane nel trittico dall’evocativo titolo: VERDIANA. Il titolo precedente aveva visto come protagonista assoluto il soprano Desirée Rancatore. Questa è la volta di un’altra voce che Giuseppe Verdi ebbe molto cara, quella di tenore, per cui ha lasciato pagine di immortale bellezza e di geniale complessità. A proporcele in questo secondo volume è uno dei più grandi astri del belcanto italiano come Roberto Aronica, riconosciuto tra i più importanti interpreti dell’opera ottocentesca italiana e verso esperto della materia, in grado di conferire corpo e profondità ad ogni pagina, siano essere tra quelle più note o quelle meno frequentate dal belcantismo italiano. Alla guida dell’Orchestra dell’Opera di Parma, anche questa volta troviamo Sergio Pellegrini che con mano ferma porta la compagine orchestrale attraverso i perigliosi flutti della musica verdiana e che sa far emergere insieme alla voce di Aronica tutta la grandezza di ogni personaggio ed ogni carattere immaginato dal cigno di busseto.
01. La traviata: Preludio
02. Il trovatore: Ah! si, ben mio… Di quella pira (Manrico)
03. I Lombardi alla prima crociata: La mia letizia infondere (Oronte)
04. Rigoletto: La donna è mobile (Duca di Mantova)
05. Un ballo in maschera: Forse la soglia attinse… Ma se m’è forza perderti (Riccardo)
06. La traviata: De’ miei bollenti spiriti… Lunge da lei per me non v’ha diletto! (Alfredo)
07. Rigoletto: Questa o quella per me pari sono (Duca di Mantova)
08. Ernani: Mercé, diletti amici (Ernani)
09. Rigoletto: Ella mi fu rapita!… Parmi veder le lagrime (Duca di Mantova)
10. Macbeth: Ah, la paterna mano (Macduff)
11. Luisa Miller: Quando le sere, al placido (Rodolfo)