VIOLIN SOUL – SOUTH INDIAN CLASSICAL MUSIC

JAYARAMAN G LALGUDI

Codice EAN

8021750812127

Etichetta

FELMAY

Data di pubblicazione

06/09/2006

In Stock

15,22

Disponibile

La famiglia LALGUDI si è andata affermando negli ultimi cinquant’anni come uno dei cenacoli di maggior interesse e rilievo della musica carnatica, la cui tradizione millenaria rappresenta uno dei pilastri culturali dell’India del Sud. Nella nostra collana dedicata ai migliori interpreti della classicità indiana abbiamo già avuto modo di presentare una precedente incisione del violinista LALGUDI G JAYARAMAN (Singing Violins, fy 8094), accompagnato dai figli Lalgudi G J R Krishnan e Lalgudi J Vijayalakshmi, dei quali ultimi abbiamo pubblicato recentemente Bow to the Violins (fy 8105), sorta di creativa e vibrante “emancipazione” dalla tutela paterna.

Nel presentare “Violin Soul” non si può fare a meno di sottolineare ancora una volta quanta eccezionalità sia presente nelle esecuzioni di LALGUDI G JAYARAMAN. La sua tecnica proverbiale si sposa istante dopo istante a una finezza interpretativa e a un’inventiva di classe superiore, frutto del connubio tra istinto innato e decenni di studi disciplinati.

Dei quattro brani che originano “Violin Soul”, tre sono un omaggio a uno dei più grandi artisti carnatici, Thyagaraja (1767-1847), riverito nell’India del Sud alla stregua di un santo in quanto autore di oltre seicento kritis, un genere di inni ritenuto determinante all’elevazione spirituale dell’individuo. In Chemthene Sadha LALGUDI G JAYARAMAN riesce a mettere in evidenza il carattere evocativo e la colorazione timbrica particolare di questo piacevole raga fondato su un’atmosfera rilassata e sentimentale. Con Ninnuvina Sukhamugaana, Neeraja Nayana, considerato uno dei capolavori di Thyagaraja, LALGUDI G JAYARAMAN dimostra con quale maestria egli sappia trasferire sulle corde del suo violino le parole della canzone, dando origine a una melodia di suadente bellezza. Pariyaachakama, sorta di supplica al dio, è altro brano di rilievo, altalenante nei suoi chiaroscuri e negli improvvisi mutamenti ritmico-melodici. LALGUDI G JAYARAMAN, qui in simbiosi con il figlio Lalgudi G J R Krishnan, anch’egli al violino, è in grado di esprimere al meglio la potenza drammatica e la forza espressiva insita nella composizione. Chiude il programma Kamalaambaam, un classico di Muthuswamy Dikshitar (1775-1835), nel quale LALGUDI G JAYARAMAN si produce in una cavalcata strumentale di trenta minuti, testimoniando ulteriormente la sua bravura nel saper modulare il violino alla stregua della voce umana. Notevole nell’occasione il lavoro di supporto ritmico dei percussionisti Karaikkudi Mani (mridangam) e T.H. Vinayakram (ghatam).

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