Per questo secondo volume della serie dei quartetti d’archi di Weinberg, l’Arcadia Quartet ripropone tre quartetti di periodi contrastanti nello sviluppo stilistico del compositore. Il primo quartetto dell’adolescente autodidatta, scritto nel 1937, in quello che Weinberg in seguito descrisse come il suo stile “neo-impressionista”, fu pesantemente rivisto più avanti nella sua vita e infine ripubblicato come op. 141, nel 1985. (È questa versione riveduta che è stata qui registrata, la versione originale sopravvissuta solo in forma manoscritta, in luoghi praticamente illeggibili.) Il settimo quartetto risale al 1957, dopo un intervallo di venti turbolenti anni che aveva visto l’emigrazione di Weinberg dalla Polonia alla Russia, la sua introduzione a Shostakovich e la sua esperienza di censura e prigionia nel 1953. In contrasto con i suoi primi quartetti, l’atmosfera è più intima e riservata, ma allo stesso tempo provocatoria. L’undicesimo quartetto è stato composto tra il 13 ottobre 1965 e il 25 dicembre 1966, in un momento in cui Weinberg stava rimuginando sulla composizione della sua prima opera, “Il passeggero”. È dedicato alla sua prima figlia, Victoria, ed è stato eseguito per la prima volta dal Quartetto Borodin il 13 aprile 1967 nella Sala da Camera del Conservatorio di Mosca.
1. String Quartet no. 1 in C major, op. 2/141: I. Allegro comodo2. String Quartet no. 1 in C major, op. 2/141: II. Andante tranquillo3. String Quartet no. 1 in C major, op. 2/141: III. Allegro molto4. String Quartet no. 7 in C major, op. 59: I. Adagio – Meno mosso –5. String Quartet no. 7 in C major, op. 59: II. Allegretto6. String Quartet no. 7 in C major, op. 59: III. Adagio – Allegro – Adagio7. String Quartet no. 11 in F major, op. 89: I. Allegro assai8. String Quartet no. 11 in F major, op. 89: II. Allegretto – Coda9. String Quartet no. 11 in F major, op. 89: III. Adagio semplice –10. String Quartet no. 11 in F major, op. 89: IV. Allegro leggiero
