WHILE YOU WAIT

Qualsiasi conversazione sul trio di piano nel jazz europeo degli ultimi decenni tocca inevitabilmente il tema del “suono nordico”. I suoi principali esponenti – Jan Johansson, Bobo Stenson, Bugge Wesseltoft, Esbjörn Svensson… – non si sono limitati ad attingere alla vasta tavolozza del jazz americano, ma sono anche musicisti immersi nelle canzoni dei loro paesi d’origine, così come nel canone della musica classica europea e della musica contemporanea. Con la loro forte sensibilità per la melodia, l’armonia e la drammaturgia, il pianista Benjamin Nørholm Jacobsen, il bassista Martin Brunbjerg Rasmussen e il batterista Lasse Jacobsen creano un suono cinematografico, una musica a volte malinconica, altre volte incantevolmente bella e ricca di colpi di scena.I tre musicisti, tutti nati all’inizio degli anni Novanta, si sono incontrati mentre studiavano al conservatorio di Copenaghen. Nei pochi anni trascorsi dal primo album realizzato insieme nel 2020, sono riusciti rapidamente a costruirsi un seguito fedele sia online che offline, cosa notevole se si considera che i loro esordi sono avvenuti durante la pandemia di coronavirus. Il pubblico che hanno raggiunto è giovane; queste persone tendono a non essere aficionados del jazz. Il gruppo ha appena avuto l’onore di ricevere il più importante premio musicale intergenere in Danimarca, il Danish Music Award. L’album “While You Wait” è composto da otto brani strumentali in cui i Little North, in un trio puramente acustico, creano atmosfere molto diverse e ammalianti. Questa è una delle qualità speciali della band. Piuttosto che concentrarsi sul “cosa” della loro musica, o sui suoi aspetti formali e concettuali, ci si concentra sul “come”, in altre parole sul suono del trio, sull’interazione tra i suoi membri e sulle affascinanti narrazioni che sviluppano. Per il suo debutto in ACT, il trio ha allargato per la prima volta la sua formazione al giovane trombettista norvegese Oscar Andreas Haug. Come Little North, anche lui è chiaramente dotato di quel tipo di musicalità e di presenza che non solo si basa sull’esclusiva tradizione norvegese della tromba jazz, ma la proietta anche nel futuro. Il suo tono arioso e vocale può avere echi dei grandi – Nils Petter Molvaer o Arve Henriksen – ma allo stesso tempo c’è qualcosa di nuovo e senza precedenti. È anche impressionante sentire come l’esecuzione di Haug si connetta strettamente e dinamicamente con il resto della band, come le sue linee melodiche sfumate vadano oltre i normali semitoni, per aprire il mondo dei microtoni. Questo è il tipo di linea melodica che i Sami, le popolazioni indigene della Scandinavia, praticano da secoli. È un altro colore affascinante e genuinamente “nordico” che arricchisce lo spettro della musica dell’album. Riflettendo ulteriormente sulle cose “nordiche”, il nome originale del trio era semplicemente “North”, ma si è rivelato completamente irrintracciabile nello spazio digitale, quindi è stato cambiato in “Little North”. Il batterista Lasse Jacobsen riflette: “Veniamo tutti dal Nord e credo che la Danimarca sia la parte più piccola del Nord. Allo stesso tempo, “Little” si riferisce anche alla vicinanza e alla compattezza della formazione del trio. “È il luogo in cui ci sentiamo più a nostro agio, perché permette una comunicazione musicale così diretta e stretta”. Tuttavia, non c’è nulla di piccolo in quella che il giornale danese Politiken ha definito la loro “espressione seriamente originale”. “While You Wait” presenta quattro giovani musicisti di straordinario talento, i cui cuori, le cui menti e le cui considerevoli capacità sono interamente dedicate allo scopo di raccontare una storia musicale superba.