WILD CATS, DIFFICULT TO BO… E ALTRE STORIE

Nato a Milano ma di origini casertane, il chitarrista Pietro Condorelli, ha collaborato con importanti esponenti del jazz internazionale come Lee Konitz, Paolo Fresu, Franco Cerri, Giulio Capiozzo, Gary Bartz, George Cables, Jimmy Wood, Fabrizio Bosso, Charles Tolliver, Bob Mover. Si è velocemente affermato come uno dei migliori interpreti della chitarra jazz in Italia vincendo tra l’altro nel 1997 il referendum Top Jazz come miglior nuovo talento. In questo suo nuovo lavoro dal titolo “Wild Cats, Difficult To Bo…e altre storie” lo troviamo affiancato da Francesco Nastro al pianoforte, Gianluigi Goglia al contrabbasso e Gaetano Fasano alla batteria.

«Lennie Tristano è stato un pianista geniale, un compositore veramente moderno se paragoniamo la sua musica alle composizioni del jazz a lui contemporaneo […] Anche Tristano talvolta componeva melodie col sistema contrafact, un modo di designare le composizioni basate su griglie armoniche preesistenti […] Mi piace molto pensare al senso di divenire nell’ambito della Tradizione, agli elementi combinativi e semantici che continuano a fornire una continuità nella comunicazione e, per coloro che vivono le mie stesse sensazioni, ho scritto For my people, brano basato su una ritmica 7-8-6, ma che si sviluppa in una semplice sequenza modale […] Love consequences è una ballad che ho pensato di dedicare al grande Toni Servillo, un artista che stimo veramente molto, oltretutto anche Toni ha origini casertane! […] La struttura armonica e formale di Altologic è un Rhytm changes, quello che i musicisti italiani chiamano spesso Anatole, anche questo brano come lennie’s hour si basa su idee armoniche che sono nell’abitudinario dei musicisti jazz. […] Tonight lullaby è una strana ninna nanna, in origine scritta per un Cd per l’Unicef e realizzato da Caserta Musica […] Cico’s Walk è un brano funky dedicato ad un simpatico personaggio di mia conoscenza, il cui particolare andamento è stato ispiratore del groove […] Come Cico’s anche Difficult to Bo, composto durante un soggiorno a Padova, è un brano che riflette ulteriormente l’idea di far suonare la sezione ritmica durante l’esposizione del tema principale […] Ending the gig, già dal titolo la dice lunga, in origine doveva essere uno breve spot di 12 battute alla fine del Cd, poi ho preferito posizionarlo in maniera differente dal vivo poi, talvolta lo suoniamo realmente a fine concerto! […] Blind 2 è il secondo episodio di una saga di composizioni estemporanee, il primo risale a Guitar style journey, in duo con George Cables; la partitura di questo brano informa il pianista che possibilmente tra un accordo ed il successivo non dovrebbero esserci relazioni armoniche, magari in tonalità distanti, il resto è suonato tutto ascoltandosi reciprocamente, cosa che con Francesco Nastro da una quindicina di anni a questa parte, riesce particolarmente bene! L’ultimo brano di questo Cd, Wildcats, è un brano al quale sono legato per vari motivi, in parte perché è stato suonato da tanti musicisti, ma anche perché il titolo non ha niente a che vedere con scioperi o cose di questo genere, piuttosto si riferisce alla vita notturna, randagia, di chi svolge un lungo periodo di attività musicale incessante, frenetico, continuo alla ricerca della musica, di se stesso e di un equilibrio che appare costantemente irraggiungibile»

Pietro Condorelli